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La Caccavella

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You are here Home » Bretagna: un viaggio tra mare, vento … e profumo di burro

Bretagna: un viaggio tra mare, vento … e profumo di burro

22 Ott, 2014 da Maria Di Palma

I viaggi fuori stagione sono la nostra passione. Ci piace andare in giro senza folla e soprattutto a prezzi contenuti. Approfittando di una trasferta per lavoro, ci siamo ritrovati in un luogo magico, la Bretagna!

L’itinerario è stato in parte improvvisato e in parte deciso in precedenza. Abbiamo prediletto la parte costiera toccando i punti più estremi e tralasciando castelli e città interne, che necessitano di un viaggio a parte o per lo meno più lungo.

Perché la Bretagna

Il paesaggio e le scogliere sono da togliere il fiato, il vento forte e i colori autunnali li hanno resi ancora più affascinanti. La cosa più caratteristica è il repentino cambiamento delle condizioni meteorologiche, nell’arco della stessa giornata il tempo varia più volte da cielo terso a nuvoloni e pioggia.  E poi le maree … lo stesso luogo cambia completamente a seconda del livello dell’acqua.

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Le tappe del nostro viaggio

La Bretagna è fondamentalmente una terra con un forte legame con la tradizione e la storia. Non è formalmente indipendente dalla Francia, ma è molto autonoma culturalmente anche attraverso la lingua. Da un dopoguerra disastrato si è ripresa egregiamente valorizzando con cura i territori agricoli, gli itinerari panoramici e turistici e la cultura gastronomica.

Il nostro viaggio in auto ci ha portato in paesetti sperduti e in grandi città e ovunque si percepisce la cura e l’attenzione per il proprio territorio e la propria cultura. Purtroppo mai come in questo caso, i soliti discorsi che fanno gli italiani all’estero calzano a pennello. Non ne vado fiera, ma non vorrei sorprendermi di percorsi organizzati, pulizia e decoro, bagni pubblici anche sul più piccolo promontorio. Sono tutte piccole e grandi attenzioni verso le persone che scelgono di intraprendere un viaggio per visitare le bellezze di un paese straniero. E sono soprattutto un colpo al cuore per me che abito in un paese stupendo ma lasciato alla deriva. Forse ci converrebbe farci colonizzare!

Lasciando da parte questa piccola parentesi, ho voluto condividere con voi alcune delle tante fotografie. Ho scelto i luoghi più rappresentativi.

Tra le tante tappe ricorderò per sempre le saline di Guerande, i menhir di Carnac, l’immensità dell’Oceano a Pointe du Raz e Pointe de Corsen (il punto più ad ovest della Francia), i bastioni di Saint Malo, i giardini di Nantes, la cattedrale di Dol de Bretagne, le stradine di Dinan e Vannes, le 11 chiuse di Hèdè, la costa selvaggia di Le Croisic, l’Escal Atlantique di Saint Nazaire, la chilometrica spiaggia de La Baule e le poetiche dune di Kéremma … e potrei continuare ancora. Le scoperte lungo il percorso sono state una continua sorpresa! Il tutto è contornato da un’aura magica di leggenda e tradizione celtica.

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L’architettura rurale

Le case cambiano da un dipartimento all’altro. Bianche con i tetti in paglia, o in ardesia, rivestite di granito o moderne. Tutte però caratterizzate da un tetto molto spiovente per resistere al forte vento. Con mia grande gioia ho trovato anche un piccolo libro dedicato alle case bretoni, corredato da bellissimi disegni e minuziose descrizioni. Si chiama “Secrets et Trèsor des maisons de Bretaigne“, è in francese dunque lo leggero con molta calma 😉

L’altro aspetto non meno importante riguarda la cultura gastronomica saldamente legata al mare e alla terra. Tralasciando ostriche, aragoste e frutti di mare mi sembra ancora di sentire chiaramente il delizioso profumo di burro che pervade le boulangerie. Sarà che noi siamo abituati all’olio d’oliva, ma la fragranza del burro mi ha conquistato all’istante. Dopotutto le bellissime mucche vagano libere per i campi, sarà per questo che è così buono anche il formaggio!

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Non vedo l’ora di ritornare

In giro anche nei paesi più piccoli abbiamo sempre trovato panetterie e creperie dove gustare le famose gallette di grano saraceno. Data la natura del viaggio spesso abbiamo fatto pranzo al sacco, nei supermercati ci sono sempre i formaggi tipici e il fantastico sidro anche in versione biologica.

Inutile sottolineare che le linee di prodotti biologici sono ovunque. Per non parlare poi del famoso Kouign Amann, un dolce di pasta sfoglia che trasuda burro, tipico di Douarnenez. Potete trovarlo in tutte le patisserie bretoni e in vari formati. Insomma io ripartirei domani stesso!

Tra i souvenir ci siamo portati a casa una bandiera bretone, il sale di Guerande, un libro sull’architettura rurale e uno di ricette tipiche. Comincerò a provarle per voi, se gli esperimenti riescono dedicherò una sezione del blog solo alle ricette bretoni, anche per la gioia di P.

Concludendo ci tengo molto a sottolineare che considero la Bretagna un ottimo esempio di come la conservazione, la valorizzazione e un turismo consapevole possano diventare fonte importante di sviluppo economico e di orgoglio nazionale!

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Link utili

  • Sito ufficiale turistico
  • Il patrimonio costiero
  • Pernottamento in case tipiche
  • La guida utilizzata
  • Prenotare l’auto

Consigli pratici

  • Per itinerari del genere conviene sempre il noleggio di un’automobile, i prezzi sono molto abbordabili rispetto all’Italia e la benzina costa davvero poco.
  • Le strade distrettuali sono molto curate e le indicazioni  sempre precise.
  • E’ consigliabile l’abbigliamento a strati con calzature impermeabili dati i repentini cambiamenti climatici.
  • La colazione si paga spesso a parte, non è mai compresa nel pernottamento. Conviene fare scorta di kouign amann e paiun aux raisin.
  • La scelta di viaggiare fuori stagione oltre ad avere vantaggi economici, consente di godere appieno di luoghi incantevoli. Non ci sarebbe stata la stessa magia con orde di turisti.
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Comments

  1. Silva Avanzi Rigobello

    22 Ott, 2014 at 16:32

    Adoro il Nord della Francia, anche per me è stata un’esperienza magica: come ricordavo in un mio recente post, è la terra del Mago Merlino…

  2. Terry

    24 Ott, 2014 at 11:16

    C’ero stata da ragazzina con la scuola ed ora sogno di tornarci!!! che belle foto!!!

  3. wife

    28 Ott, 2014 at 19:48

    CHE BELLE FOTO !!! E CHE BELLA LA BRETAGNA ! ANCH’IO CI TORNEREI SUBITISSIMO !!! NOI SIAMO STATI OSPITI DI AMICI A MORLAIX, CI HANNO PRESTATO UNA MACCHINA E ABBIAMO GIRATO IN LUNGO E IN LARGO, ABBIAMO ANCHE FATTO UNA PUNTATINA SUR L’ILE DE BATZ, E SULL’ABER BENOIT DOVE ABBIAMO MANGIATO DELLE OSTRICHE ECCEZIONALI COMPRATE DIRETTAMENTE IN UN FANTASTICO ALLEVAMENTO !!! E COME NON DESIDERARE DI RITORNARE IN BRETAGNA !!!

Trackbacks

  1. Gratin di merluzzo, porri e patate | La Caccavella ha detto:
    30 Gen, 2015 @ 19:07

    […] che raccoglie le ricette migliori. Io l’ho trovato in aeroporto di ritorno dal mio viaggio in Bretagna; lo sfoglio volentieri anche perché le foto sono davvero bellissime! Chissà se un giorno […]

  2. Flan bretone alle mele cotogne | La Caccavella ha detto:
    23 Ott, 2015 @ 16:19

    […] ricetta di oggi è dedicata all’amata Bretagna. Durante il viaggio dell’anno scorso ho acquistato un piccolo ricettario sui dolci, di quelli […]

  3. Tagliatelle al farro con finocchi e sardine | La Caccavella ha detto:
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  4. Passiamole in rivista: sablè alle nocciole (da Saveurs di marzo) | La Caccavella ha detto:
    19 Mar, 2018 @ 9:01

    […] è capitato di scoprire Saveurs in aereoporto, di ritorno dal mio viaggio in Bretagna, e me ne sono subito innamorata. Anche per questo ho scelto di provare le riviste francesi per […]

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Mi piace cucinare, ma non tutti i giorni, accumulare libri e fare colazione in giardino. Adoro viaggiare, ma ancora di più tornare a casa. Benvenuti nella mia cucina, dove non mancano mai gli asparagi selvatici in primavera, i peperoni d’estate, la zucca in autunno e i friarielli d’inverno …

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