Oggi vi presento le erbe aromatiche del mio davanzale, anche perché un balcone non ce l’ho. Se ce l’avessi coltiverei volentieri anche pomodori e zucchine. Sono quelle che uso di più sia in cucina che per intrugli vari.
Le erbe aromatiche più comuni sono facili da coltivare, non hanno bisogno di particolari cure o di molto spazio. Possono insaporire tutti i tipi di piatti ed hanno proprietà fantastiche anche per tisane e cosmetici fatti in casa. Di seguito una piccola descrizione e l’uso che ne faccio io.
Le mie erbe aromatiche preferite
- Basilico Greco: varietà più piccola del classico basilico, adatta a climi più freddi. Ha un sapore più dolce e delicato. Lo uso insieme al basilico classico per esaltarne il sapore.
- Basilico: originario della Persia, il suo nome vuol dire “erba del re”. E’ preferibile usarlo fresco, ma si può anche conservare per l’inverno, raccogliendolo quando è in piena fioritura e facendolo essiccare in un luogo fresco e asciutto. Consumato crudo aiuta la digestione. L’infuso cura il raffreddore, e calma i piccoli dolori e i crampi addominali. * In napoletano si chiama “vasenecòla“, che letteralmente vuol dire baciare Nicola.
- Rosmarino: il suo nome vuol dire “rugiada di mare”, il suo profumo intenso dura tutto l’anno, per cui si può sempre consumare fresco. E’ tra le più antiche usate in cucina, il pollo e le patate sono tra i suoi piatti preferiti, ma anche i sughi e le salse. Uso spesso l’infuso nelle lozioni per detergere il viso, nel tonico per pelli grasse e come ultimo risciacquo per il capelli. Mescolato con aceto di mele (metà infuso, metà aceto) lucida e fortifica i capelli, dopo l’applicazione di hennè è una mano santa. * In napoletano si chiama “rosamarina” e si usa dire tené ‘e vizie d’a rosamarina (ha i vizi del rosmarino), per indicare l’essere insopportabili e colmi di difetti.
- Timo: il suo nome vuol dire forza e coraggio. Si usa fresco ed essiccato per insaporire piatti di carne, pesce, verdure cotte e formaggi, rendendoli più digeribili e prolungandone la conservazione. I suffumigi di timo calmano la sinusite, l’infuso è utile per il bagno e per le pelli grasse, ridotto in polvere e mescolato con argille bianca ha potere sbiancante per i denti.
- Santoreggia: detta anche erba pepe. Le sommità fiorite si raccolgono per l’essiccazione, il loro infuso cura le ulcere della bocca. Si usa soprattutto con la cacciagione, mia madre la usa per insaporire il ragù e la genovese. E’ ottimo anche nel coniglio all’ischitana e nelle braciole. Stimola il cuoio capelluto ed ha proprietà stimolanti, una tisana di salvia e santoreggia potrebbe anche sostituire un caffè. * In napoletano si chiama “pepèrna” o anche peperella, per il suo sapore piccante.
- Salvia: il suo nome vuol dire salute. Il mio uso preferito è con il burro per condire paste ripiene, ma va benissimo anche con le patate e con le carni bianche. Ha proprietà calmanti, cicatrizzanti, digestive e deodoranti. Ad uso esterno, l’infuso è molto efficace per i capelli e nella formulazione del deodorante, le foglie per sbiancare i denti.
- Origano: diffusissimo sopratutto nelle regioni meridionali, è un disinfettante naturale. Il suo aroma molto intenso si sposa alla perfezione con i pomodori e la pizza. Le sommità fiorite si fanno essiccare in mazzi appesi all’ingiù, in locali ben areati al riparo dal sole. Come decotto è molto efficace in caso di tosse e difficoltà digestive. E’ un efficace repellente naturale per le formiche. * In napoletano si chiama “arècheta“.
- Maggiorana: originaria del Medioriente, è considerata il simbolo della felicità. Antispasmodica e calmante, cura nevralgie e dolori reumatici. E’ utilizzata per il suo aroma, che si distingue dall’origano per l’odore e il gusto più delicati.
- Prezzemolo: l’aroma immancabile. Utilizzato fresco è molto utile in caso di anemia, le sue foglie hanno un alto contenuto di vitamina A e C . Mia nonna se lo portava dietro e lo annusava in caso di mal d’auto. * In napoletano si chiama “petrusino” dal nome latino. Famoso il proverbio petrusino ‘e ogne menèsta (cioè prezzemolo che entra in ogni minestra).
- Lavanda: il mio aroma preferito. E’ bella da guardare in un giardino, i fiori essiccati profumano la biancheria e conciliano il sonno se posti nel cuscino. Uso il suo olio essenziale praticamente dappertutto, dagli infusi per il bagno alle lozioni per corpo e capelli.
- Melissa: comunemente detta limoncella, somiglia molto all’ortica. Efficace contro la nausea, e dolori reumatici e mal di testa. Le foglie fresche tritate possono insaporire insalate, minestre e frittate. L’infuso, dal gradevole profumo di limone è un ottima bevanda rinfrescante. L’essenza pura è ritenuta stupefacente!!!
Fonti
- Enciclopedia delle Erbe, Edizioni del Baldo;
- Manuale di Fiori ed erbe, NumusEdizioni;
- Dizionario Etimologico Napoletano, Edizioni del Delfino.
Ciao Mariuccia.
La spiegazione sulle erbe aromatiche è molto interessante!
Visto che ho il giardino pieno di rosmarino e salvia, potresti spiegarmi meglio come utilizzarli (a parte in cucina!!!!)??? 😀
^_^
Ciao,
grazie per il commento e benvenuta nel mio blog. La salvia e il rosmarino prima dell’inverno vanno potate, quindi fai una bella scorta anche per la cucina. Raccoglile in mazzetti e mettile appese a testa in giù in un luogo fresco e ventilato. Una volta essiccate puoi sminuzzarle e conservarle in barattoli di vetro. Per usi diversi da quelli culinari, prepara un bell’infuso. Fai bollire l’acqua, togli dal fuoco e immergici le foglie di salvia e rosmarino, copri e lascia in infusione finché non si raffredda. Puoi usarlo come ultimo risciacquo per i capelli, da solo o con aceto di mele. Va benissimo anche come tonico per il viso, ma va conservato in frigo, dura al massimo per 15 giorni. Se ti avanza puoi anche congelarlo e usarlo quando ti serve. L’infuso di salvia va bene anche per la preparazione del deodorante con allume di potassio (a breve posterò la ricetta)
Grazie Mariuccia!!
Oggi farò l’infuso per i capelli!!!! 🙂