L’aglio orsino è cresciuto per caso in giardino. La prima volta che è spuntato l’ho tagliato via con l’erba, pensando fosse un infestante. Poi per caso l’ho visto in frutteria e ho capito che era proprio lui! Scoprire le erbe spontanee è sempre una meraviglia. Non è sempre facile riconoscerle e se non si è esperti può anche essere pericoloso. Quelle che noi maldestramente chiamiamo erbacce, sono in realtà una patrimonio inesauribile che varrebbe la pena conoscere un po’ meglio.
Sono legate ai luoghi a cui appartengono, hanno nomi popolari che cambiano a distanza di pochi chilometri e portano con se una sapienza ormai quasi scomparsa. Sto cercando di imparare da mia suocera, ma non è affatto facile. Per conoscerle bene, bisognerebbe andar per campi più spesso.
Conosciamo meglio l’aglio orsino
Le foglie dell’aglio orsino sono carnose e lucenti, somigliano un po’ a quelle del mughetto. Infatti appartengono alla stessa famiglia delle Liliacee. Di cui fanno parte appunto i mughetti, i tulipani, i giacinti, il porro, la cipolla e l’erba cipollina. Sono perenni e bulbose. L’origine del nome deriva probabilmente dal fatto che fosse considerata di scarsa qualità, degna appunto degli orsi, che si pensa ne vadano ghiotti al risveglio dal letargo.
L’aglio si sa ha un forte potere antibatterico. I fiori sono piccoli e bianchi, raccolti in gruppi a forma di ombrelli. La pianta è molto bella e si può utilizzare anche come cespuglio ornamentale. Fiorisce tra maggio e giugno, e profuma di aglio naturalmente, ma in modo delicato; non è acre ne pungente.

Come utilizzarlo in cucina
In cucina l’aglio orsino è perfetto per chi come me, non sopporta l’aglio tradizionale. Della pianta si utilizzano tutte le parti, foglie, fiori e bulbi. Ottimo per un pesto, per marinare il pesce, sulle bruschette e per un olio delicatamente aromatizzato. Io ci ho fatto la frittata.
L’aglio orsino, dopo averlo tritato grossolanamente, andrebbe prima ripassato in padella. Ma non ho voluto cuocerlo troppo, era tenerissimo. E dopo averlo semplicemente tritato, l’ho cotto insieme alle uova.


Frittata all’aglio orsino
Ingredienti
- 6 uova fresche
- un mazzetti aglio orsino
- 50 g pecorino grattugiato
- olio d’oliva
- sale e pepe
Istruzioni
- Lavare e tagliare l’aglio orsino, con fiori e foglie, in piccoli pezzi. Sbattere le uova, aggiungere il pecorino, il sale e il pepe.
- Unire l’aglio orsino e mescolare bene.
- In una padella antiaderente con il bordo alto, scaldare l’olio d’oliva.
- Versare il composto e cuocere a fuoco lento. Girare la frittata con l’aiuto di un piatto o un coperchio.
- Servire tiepida con salumi e insalata.

Fonti : A. Baldoni, “Erbe, arbusti, alberi nella tradizione popolare delle Marche, Tecnoprint ed.
Lascia qui un tuo commento