Oggi è San Giovanni, la tradizione vuole che si prepari il nocino. Questa giornata è molto sentita in casa mia, prima di tutto perché i miei genitori portano entrambi questo nome, e si sa che noi del Sud ci teniamo all’onomastico, quasi più che al compleanno. E poi il caso ha voluto che mi trasferissi a Fabriano, dove San Giovanni la fa da patrono. È festeggiato con un Palio meraviglioso, che tra infiorate, sbandieratori e osterie si dipana per un’intera settimana.

Che cos’è il nocino
Il nocino è un liquore di origine emiliana, proprio della Valle del Po, anche se è diffuso ormai in tutta Italia. Ognuno rivendica la sua ricetta originale. Ma sappiamo bene che le ricette tradizionali non hanno una ricetta originale.
Le dosi, le modalità e la preparazione provengono da tradizioni familiari e contadine, e ognuno giustamente conserva gelosamente la sua versione. Una maniera affettuosa di ricordare i propri cari, anche quelli che non ci sono più, ma che accompagnano gesti e rituali in un lungo ritorno.

La ricetta
Ma veniamo alla ricetta. Quella che condivido oggi è un mix tra la versione di famiglia e la ricetta originale tratta da un testo che utilizzo molto. Le noci provengono dall’albero della mia vicina, che generosamente si è offerta di partecipare. Il suo albero di noci è enorme e possente e quest’anno ha dato tutto il meglio. L’anno scorso una gelata ha rovinato tutti i frutti.
Dopo la preparazione le noci possono essere utilizzate ancora una volta, per fare il secondo nocino, molto più blando e di qualità inferiore. Oppure possono essere conservate coperte di Marsala e servite come digestivo.

Suggerimenti utili
Le noci ancora verdi, per tradizione, vanno raccolte all’alba del giorno di San Giovanni.
- Occorrono esattamente 24 noci (giorno di San Giovanni) per ogni litro di alcol. Il mallo deve essere tenero, tale da essere forato da uno spillo.
- Il consiglio è di utilizzare alcol puro a 90°; costa un pochino ma ne vale la pena, per un risultato finale di qualità.
- È consigliabile utilizzare i guanti per maneggiare e tagliare le noci, altrimenti le mani saranno tutte tinte di marrone scuro.
- Per un litro di alcol servirà un contenitore di vetro della capacità di almeno tre litri, considerando l’alcol, il volume delle noci, lo zucchero e il caffè.
- Dopo il tempo necessario alla maturazione, viene aggiunto del caffè (nella mia versione) per abbassare un po’ la gradazione alcolica e rendere il liquore più amabile ed aromatico.




Nocino al caffè
Ingredienti
- 1 l alcol puro 90°
- 24 noci con il mallo tenero
- 5 chiodi di garofano
- 2 pezzetti cannella
- 1 noce moscata
- 1 limone
- 500 g zucchero di canna
- 300 ml caffè (1 moka da 6 tazze)
Istruzioni
- Raccogliere le noci con le mani, scegliendo quelle integre e sode. Pulirle con un panno asciutto per eliminare polvere o altri residui.
- Tagliare i malli verdi in quattro parti, appoggiandosi su un tagliere e utilizzando i guanti. Inserirle man mano in un contenitore di vetro con chiusura ermetica.
- Unire alle noci la buccia di limone, i chiodi di garofano, la cannella, la noce moscata e infine coprire il tutto con l'alcol.
- Chiudere il vaso di vetro e porlo al sole, per 4 settimane. Avendo cura di scuoterlo almeno una volta al giorno.
- Trascorso il tempo necessario, aggiungere lo zucchero e il caffè, mescolando con cura. Rimettere il vaso al sole per altre 2 settimane.
- Filtrare il liquore con una panno di cotone pulito e conservarlo in bottigliette di vetro, possibilmente scure, in un luogo buio e asciutto per almeno un anno.
Note
Ricetta originale tratta da Le ricette regionali italiane di Anna Gosetti della Salda
Ciao, ma la notte devo rientrarlo il vaso con l’alcool?
Ciao, io lo lascerei fuori.
Ma la gradazione finale e’ 60 – 70 gradi.
Chi lo bave un liquore del genere ????
Tanti liquori in commercio hanno tale gradazione. Comunque qui è una tradizione di famiglia, lo provi magari Grazie per l’interesse, buona serata