Questa ricetta è dedicata al pane, alimento che da sempre ha accompagnato le abitudini alimentari dei popoli mediterranei. Azzimo, giallo, di patate e in tutte le forme e le varianti possibili, il pane è stato sempre presente anche nelle cucine più povere. Bastava un pomodoro, olio d’oliva e la cena o la merenda di pastori e contadini era fatta!
La farina di canapa
In questa variante ho utilizzato la farina di canapa. La canapa è stata riscoperta negli ultimi tempi come coltivazione completa da cui ricavare fibre tessili e prodotti alimentari ricchi di principi nutritivi e fibre.
La coltivazione della canapa era molto diffusa nel bacino del mediterraneo, soprattutto per la sua capacità di crescere anche su terreni difficili. La canapa per usi tessili ha una antica tradizione in Italia, molto legata alle Repubbliche marinare, che la utilizzavano per corde e vele.
Il gusto della farina di canapa è molto aromatico, sa quasi di nocciola e il suo colore verde intenso può arricchire svariati impasti. Il pane risulta più digeribile e ha benefici per stomaco e intestino. La farina di canapa contiene tutti gli amminoacidi essenziali e gli acidi grassi polinsaturi, minerali, fibre, vitamine. Protegge il ricambio naturale delle cellule e rafforza il sistema immunitario.
Nella preparazione di torte e biscotti è consigliabile dimezzare la quantità di grassi, poiché la farina contiene già il prezioso e salutare olio di canapa.

Elogio del pane
Il pane è un tutto disponibile e variato. Pan bianco, pan giallo, pan nero, pan salato, pan pepato, pan trito, pan forte, pan grattato, pan di burro, pan di zucchero, pancotto, panzanella, pan di Spagna, pan degli angeli, pan di piombo, frustino, marzapane, panino, pagnotta, filone, ciambella, sfilatino, rosetta, ciriola, brioshe, crostino, crosta, mollica biscotto, torta, galletta, frittella, filoncino, tozzo, maritozzo, pizza, fetta, focaccia, grissino, pasta pastella pastone crescia crusca cruschella.
Pane integrale, pane corporale, pane sacrificale, pane azimo, pane lievitato, pane miscelato, pane tostato, pane biscottato, pane rinvenuto, pane rammollito, pane quotidiano non sempre apprezzato. Emanazione naturale pane sudato respiro animato.
Pane e companatico. Poco pane e tanto companatico. Eppure quanto è buono il pane! Buono come il pane. Chi o che è più buono del pane? Si dice pane al pane. Si gusta pane e vino. Non piace stare a pane e acqua. Si dice pure se non è zuppa è pan bagnato. Accade di togliersi il pan di bocca o di perdersi per un tozzo di pane. Si mangia il pane a tradimento a uffo. Si può rendere pan per focaccia. Chi perde il pane sa quanto è salato sa quanto costa chi non lo ha assicurato.
Anna Malfaiera


Treccine con olio d’oliva e farina di canapa
Ingredienti
- 150 g pasta madre
- 200 g farina tipo 0
- 100 g farina integrale
- 150 g farina di canapa
- 100 ml olio d’oliva
- 250 ml acqua tiepida
- 40 g sale
- rosmarino fresco
Istruzioni
- Sciogliere la pasta madre nell’acqua tiepida, lavorandola delicatamente con i polpastrelli.
- Mescolare le varie farine e aggiungere il rosmarino sminuzzato.
- Unire alla miscela di acqua e pasta madre, l’olio d’oliva.
- Aggiungere le farine e mescolare con un cucchiaio di legno, infine aggiungere il sale.
- Quando l’impasto comincia a staccarsi dalle pareti della ciotola, versarlo su una spianatoia.
- Lavorarlo energicamente senza aggiungere troppa farina, fino a quando non raggiunge una consistenza liscia ed elastica.
- Lasciarlo a riposo per almeno 6 ore, coperto con un canovaccio umido in un luogo riparato.
- Dividere l’impasto in parti uguali e formare le treccine, se necessario inumidire le mani con qualche goccia di olio.
- Disporre le treccine su una teglia rivestita precedentemente con carta forno.
- Lasciar riposare per altri 30 minuti e poi cuocere in forno preriscaldato a 200° C per 15 minuti.
Note

Adoro i prodotti a base di canapa e stavo giusto meditando l’acquisto della farina per fare degli esperimenti panificatori! Userò la tua ricetta, allora!